State cercando di limitare il più possibile il budget del vostro matrimonio ma non volete rinunciare a coronare in modo speciale il vostro sogno, proprio come ve lo eravate immaginato?
Prendete esempio da Laura e Massimo, che ci sono riusciti e spendendo meno di 9.000 euro hanno realizzato Nozze indimenticabili e con i fiocchi.
Ecco i loro segreti.
Innanzitutto Laura e Massimo hanno programmato una cerimonia civile, a Milano, niente di meno che a Palazzo Reale. Immergendosi con i loro invitati in una atmosfera che evoca tempi antichi, di sfarzo ed eleganza, retaggio della nostra preziosissima storia. Tutto questo alla modica cifra di 60 euro.
Il numero degli ospiti è stato limitato a circa 40 invitati, i parenti stretti e gli amici a loro più vicini. Non è stato facile per loro, ma il successo di un matrimonio intimo è assicurato, perché tutto è stato più raccolto e speciale.
Per gli abiti, gli sposi si sono dati un budget di 600 euro ciascuno, comprensivo di scarpe e accessori. Hanno optato per un look classico e sobrio, ma la semplicità è spesso la soluzione migliore per ottenere un effetto elegante e unico.
Per il servizio fotografico gli sposi hanno scelto lo studio di Erika Di Vito che a soli 950 euro ha saputo incorniciare con foto spontanee i ricordi più preziosi. Senza rinunciare a qualche scatto nei posti più amati dagli sposi, il duomo di Milano, la galleria e i luoghi più scenografici della città protagonista della loro storia d’amore.
Le decorazioni sono state limitate ad un bellissimo bouquet di rose per la sposa e qualche fiore abbinato per il ristorante.
Dei piccoli contenitori a forma di torta nuziale contenevano bolle di sapone e, disposte su ogni tavolo, hanno coinvolto gli ospiti in una festa di bolle. Una idea economica ed efficace, che ha divertito gli ospiti, i quali hanno accolto gli sposi all’entrata al ristorante con una pioggia di scenografiche bolle di sapone.
La location scelta per il pranzo, bella ed accogliente, ha saputo puntare sulla qualità del cibo piuttosto che sulla quantità, limitando il numero delle portate. Il risultato è stato eccellente.
Per la tradizionale cerimonia del taglio della torta, gli sposi ne hanno scelto una di modeste dimensioni, ma non hanno rinunciato alla loro squisita torta preferita, davvero da leccarsi i baffi. Un decoro simpatico in cima alla torta richiamava gli sposi in moto, come nella loro vita. Qualche petalo sul tavolo e un ottimo champagne per il brindisi hanno reso il momento indimenticabile.
Nella sala del ristorante è stato allestito un tavolino pieno di confetti e gli invitati potevano servirsi da soli, riempiendo un sacchetto come souvenir della splendida giornata e ringraziamento da parte degli sposi. I confetti erano semplici e bianchi, comprati direttamente allo spaccio aziendale, meno cari ma non per questo meno buoni.
Per uno splendido finale gli ospiti non hanno scelto musica e balli, ma un parco pubblico appena fuori il ristorante, in modo che gli ospiti potessero passeggiare o riposare sulle comode e romantiche panchine all’ombra di grandi alberi. Hanno così avuto del tempo da concedere al relax, per godere della reciproca compagnia e scattare qualche divertente foto ricordo.
Scambiare qualche chiacchiera in un ambiente fresco e rilassante, immersi nel verde è un lusso che non ha prezzo, anzi è proprio gratis! Questo tempo di qualità, che spesso manca nei grandi Matrimoni, ha fatto la differenza, perché gli ospiti si sono sentiti coccolati e coinvolti nella giornata emozionante che ha sancito l’inizio di una nuova famiglia.
Per il loro matrimonio, Massimo e Laura non hanno dovuto “rinunciare” a qualcosa, ma piuttosto “ottimizzare” e “ridurre” la spesa a quello che ritenevano più importante per loro. Senza mai dimenticare la qualità dei prodotti, la bellezza delle location e l’abilità e l’esperienza dei professionisti del settore.
Sicuramente il loro è stato un matrimonio al passo con i tempi che stiamo vivendo, organizzato con intelligenza e oculatezza.
Il saggio Seneca diceva: “La felicità è davanti ai nostri occhi, basta chinarsi e raccoglierla”.