Un matrimonio è un evento difficile da organizzare, ma lo è ancora di più quando si devono organizzare nozze dove uno degli sposi, ma anche un ospite, è disabile e costretto a spostarsi su una sedia a rotelle.
Vogliamo oggi dare qualche consiglio per organizzare un matrimonio accessibile, utile alle spose che temono il proprio grande giorno e le difficoltà che si possono venire a creare, semplicemente perché costrette su una sedia a rotelle.
Gli sposi disabili sono di certo una minoranza, ma questo non giustifica assolutamente il fatto che siano ignorati completamente dalle riviste da sposa.In America sono molte le spose disabili che scelgono di condividere la propria esperienza online, per aiutare concretamente chi è in fase organizzativa e anche per sensibilizzare un settore che le trascura.
E’ il caso di Disability and I Do il blog di Melissa, una ragazza affetta da una paralisi cerebrale che si è sposata nel settembre 2011. Melissa ha documentato, attraverso il suo blog, tutta la fase organizzativa che l’ha portata a pronunciare il suo “Si” e resta un punto di riferimento per tutti i matrimoni accessibili.
{foto di JP Photography via Disability and I Do}
Ci sono diversi tipi di disabilità, ma riuscire a percorrere la navata su una sedia a rotelle non è né semplice né scontato.
Ecco qualche consiglio base che può aiutare ad organizzare un matrimonio dove la sposa è costretta a spostarsi su una sedia a rotelle, ma questi consigli sono validi anche nel caso in cui la disabilità sia dello sposo o di un ospite.
1. Scegliete attentamente la location
Pensate a quante Chiese hanno un’ampia e monumentale scalinata, ma anche solo un paio di gradini all’ingresso, che non tengono assolutamente conto dei disabili. Negli ultimi anni quasi tutte le chiese si sono dotate di rampe di accesso per disabili, alcune anche di ascensore, ma di solito queste strutture sono laterali e portano ad un accesso secondario, che non è affatto la soluzione ideale per una sposa, che, seppur in carrozzella, sogna di percorrere la navata come tutte le altre spose.
{foto di BenBlood}
Scegliere una Chiesa che preveda un accesso ai disabili direttamente dall’ingresso principale è fondamentale per una sposa. Inoltre poter essere indipendenti negli spostamenti significa anche avere maggiore dignità, quindi soluzioni ibride, che prevedono l’aiuto di quattro ospiti volenterosi, pronti a sollevare la sposa con tutta la sedia a rotelle, non sono mai l’ideale.
Questa cosa vale sia per la Chiesa che per il Ristorante dove si terrà il banchetto nuziale. Un buffet all’aperto, su prato o ghiaietta potrebbe mettere in difficoltà una persona su sedia a rotelle. Meglio privilegiare strutture al piano terra che abbiano uno spazio pavimentato, seppuir all’aperto, per i buffet.
Se la struttura è fornita di rampe e ascensori, valutate attentamente la posizione di questi. Pensate alla grande entrata degli sposi nella sala del banchetto nuziale: sarebbe molto brutto se la sposa arrivasse dall’area dove sono i servizi igienici.
Ogni tipo di disabilità ha poi dei limiti propri, quindi non ci sono requisiti di accesso validi per tutti, bisogna valutare caso per caso.
2. Personalizzate l’abito da sposa
L’abito da sposa può essere un problema per chi vive su una sedia a rotelle. Se tremate solo al pensiero di essere rinchiuse in un cubicolo mentre cercate di indossare con difficoltà un abito complesso con la commessa vi attende fuori con impazienza e col timore che la sedia rovini l’abito, chiedete se potete provare alcuni modelli a casa. Se questo non fosse possibile, concordate un appuntamento in un giorno infrasettimanale, chiedendo un tempo più lungo di prova e la sicurezza che la commessa dedichi a voi tutto il tempo necessario. Una sorella, un’amica o la mamma saranno felicissime di aiutarvi ad indossare abiti che mettono in difficoltà anche chi non ha una disabilità fisica.
{foto di via Leahraephotography via Offbeatbride}
Superata la difficoltà della prova, di certo vi verrà consigliato un abito corto, al ginocchio, per la paura che questo si impigli nei meccanismi della sedia. Se il vostro sogno è quello di indossare un abito lungo, non ascoltate questi consigli, perché se l’atelier ha una buona sarta, potrà personalizzare per voi qualsiasi abito, riducendo e affusolando la coda in modo che resti lontana dalle ruote. Se l’atelier non può mettervi a disposizione un sarto, cercatene uno esterno che abbia voglia di cimentarsi in una sfida interessante e nuova.
3. Chiedete che tutti restino seduti
Per una persona costretta a rimanere su una sedia a rotelle a volte è imbarazzante essere l’unica persona seduta nella stanza. Lo è ancora di più se questa persona è la protagonista della giornata. Per lo scambio degli anelli, la promessa di matrimonio e anche l’ingresso degli sposi nella sala del banchetto, potrebbe essere una buona idea chiedere agli ospiti di rimanere seduti. Per fare questo potete semplicemente far passare la voce dalle persone a voi più vicine, sono certa che nessuno avrà problemi ad accontentare la sposa.
4. Divertitevi
Solo perché siete su una sedia a rotelle, questo non significa che non possiate divertirvi. Melissa, ad esempio, ha scelto di decorare la sua sedia perché non voleva che il nero della struttura rovinasse l’effetto del suo abito. Potete chiedere al fiorista che si occuperà dell’addobbo di coprire la sedia come si fa con quelle del ristorante e, perché no, di abbellirla con fiori che riprendano lo stile dei decori scelti. Questo non per nascondere la sedia, ma per renderla parte della festa.
{matrimonio di Palmer e Joseph foto di glassjarphotography}
Con un po’ di fantasia e uno sposo che vi ama, sono certa che anche un ballo sarà possibile.
5. Sfruttate la rete
Sia che siate una sposa disabile, sia che siate preoccupatp di mettere a proprio agio un ospite su sedia a rotelle, ricordate che Internet è una preziosa risorsa, dove, con una semplice ricerca, potrete trovare informazioni, consigli e idee per rendere il vostro giorno indimenticabile e unico, proprio come lo sognate. Purtroppo la maggior parte degli esempi sono americani, come ad esempio Andy e Jeff o quello di Stacy e Daniel o il bellissimo matrimonio di Palmer e Joseph, ma grazie a questi scoprirete che un matrimonio accessibile non ha nulla da invidiare ad un matrimonio più tradizionale.
{foto di Laura Gravelle}
{foto di Dubi Feiner Photo via Projectwedding}
{foto via Projectwedding}
Non lasciate che una menomazione fisica ostacoli i vostri progetti matrimoniali: ci sono molti modi per rendere un matrimonio accessibile a tutti.